Lo scorso 9 marzo a Desenzano sul Garda si è svolto il Convegno “Cancel Culture o Cultura della Cancellazione? Dal revisionismo storico al negazionismo nel Risorgimento.” Il Convegno è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Faro Tricolore” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Desenzano del Garda, e il sostegno e la promozione di molti Enti e Associazioni che guardano alla Storia del Risorgimento, tutelandone la memoria e i valori, fra cui la nostra Associazione.
L’incontro si articolava in due fasi, una al mattino e una al pomeriggio.
Preceduti da un saluto dell’Assessore alla Cultura Pietro Avanzi, assente la Prof.ssa Lisa Bregantin influenzata, il primo l’intervento è stato del Prof. Roberto Stevanato, Presidente del centro Studi Storici di Mestre, che ha accettato l’invito “Cancellazioni, riscritture e invenzioni del Risorgimento italiano”. A seguire il Prof. Roberto Ibba, dell’Università di Cagliari, per l’ANVRG di cui è stato recentemente segretario nazionale :”Garibaldi: mito, uso politico e cancel culture” che ha consentito al relatore di fare anche una bella presentazione della ANVRG. Per vedere l’intervento di Roberto Ibba (https://www.youtube.com/watch?v=ejcRiGIZEfU&t=22s); a concludere la mattinata, da remoto, il collegamento da remoto con il Dott. Fabio Arichetta, Socio della Deputazione di Storia Patria di Reggio Calabria “Toponomastica e Risorgimento nel discorso pubblico attuale.”
Nella seconda parte la Prof.ssa Anna Poerio Riverso Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento di Caserta con “Il Contributo dei patrioti meridionali al Risorgimento italiano: Alessandro e Carlo Poerio” ricordato anche dal prof. Stevanato, Prof. Giancristiano Desiderio, Docente di Storia e Filosofia, giornalista e scrittore, “Storia di Pontelandolfo: quella falsa e quella vera”, Prof. Filippo Ronchi (BS), Vice Direttore dell’Istituto per la Storia del Risorgimento di Brescia “Giuseppe Mazzini da Piazza San Sepolcro a Salò. La “rilettura” fascista del pensiero mazziniano.”
Entrando nel vivo del Convegno intitolato appunto ironicamente “Cancel Culture o Cultura della Cancellazione?” che si propone di prendere in esame un fenomeno che ormai da diversi anni colpisce il Risorgimento, diffuso soprattutto sul web, da parte di neoborbonici e dei venetisti, che sparano a zero sui protagonisti del nostro Risorgimento. I neoborbonici, sostenendo la tesi che il Meridione avrebbe subìto passivamente una presunta “conquista del sud” da parte dei “nordisti” piemontesi e dall’altra parte i Venetisti, nostalgici della Serenissima, se non addirittura dell’Impero austriaco Rifiuto sistematico quindi del Risorgimento, ridotto al minimo anche nei libri di scuola. Al contrario di quanto ebbe a dire il Presidente Carlo Azeglio Ciampi che fece riscoprire agli Italiani la parola “Patria “e il Tricolore. Ebbe a dire infatti “Il Risorgimento lo porto nel cuore. E non sono convinto che sia un sentimento soltanto mio, ma che gli Italiani lo sentano quanto me”
“Emozioni e Voci dalla Battaglia”
Sabato 22 giugno alle ore 21.00 presso l’Anfiteatro di Villa Brunati a Rivoltella, frazione di Desenzano del Garda si è tenuto lo Spettacolo di Rievocazione Storica “Emozioni e Voci dalla Battaglia”, organizzato dall’Associazione Culturale “Faro Tricolore” di Desenzano del Garda, con il Patrocinio del Comune e, fra gli altri, anche della nostra Associazione. La manifestazione ha avuto il duplice scopo di celebrare, come ogni anno, l’anniversario della Battaglia del 24 giugno 1859, fondamentale sul cammino dell’Unificazione, a cui si è aggiunto il 160°anniversario della Fondazione della Croce Rossa. Era infatti presente anche una delegazione di Croce Rossa.
Lo spettacolo di Musica lirica, canti risorgimentali, danze d’epoca inserito nel contesto storico del Risorgimento, narrato in un susseguirsi di “quadri” dedicati ai momenti salienti dal ’48 alla proclamazione del Regno d’Italia, ha visto la partecipazione di circa settanta rievocatori tutti in abiti d’epoca curati nei dettagli e indossati con disinvoltura da giovani e meno giovani appartenenti al Faro, ma anche a gruppi provenienti dal Centro Italia, l’Associazione di Danza 8cento APS di Bologna e gli Sbandieratori e Musici della Signoria di Firenze, questi ultimi in divisa garibaldina e col tricolore. La serata si è aperta alle 20.30 con un Corteo Storico per le vie della cittadina lacustre, accolto da due ali di folla incuriosita e attenta che ha seguito il Corteo, che, giunto in Piazza Alpini, ha dato inizio alla manifestazione con un’esibizione degli Sbandieratori in “omaggio” al monumento ai caduti e alla “Sposetta”, Anna Cuminello, unica vittima civile della Battaglia a San Martino, che la fantasia popolare ha trasformato in una ragazza giovane e bella, mentre in realtà era una donna di mezza età, madre di due figli di cui uno disabile, che si chiamava Fortunata Andreoli, vedova Sposetti. Uno dei quadri finali dello spettacolo di Villa Brunati è stato infatti dedicato a lei, a cui anche il Pittore Carlo Ademollo aveva dedicato tre dipinti. Presenti anche rievocatori in divisa militare dei tre eserciti che combatterono a San Martino e Solferino, con i rispettivi vessilli, il corteo ha fatto ingresso nel parco di Villa Brunati, atteso da un folto pubblico che gremiva le gradinate, ma anche il prato circostante. Apriva il Corteo l’Italia, una splendida ragazza in abito bianco con mantello rosso e strascico verde, affiancata da una parte da Cavour e dall’altra da Garibaldi, espressione delle due anime del nostro Risorgimento, concorrenti e opposte tra loro, ma artefici entrambe dell’Unificazione italiana. Gli episodi narrati, alternati a brani di musica lirica e danze e talvolta interrotti da lettura di brani e da brevi scenette, ha suscitato profonda emozione nel pubblico presente che ha seguito fino in ultimo la manifestazione, che si è svolta, lo ricordiamo, sullo sfondo meraviglioso del Lago di Garda.
Maria D’Arconte